IMPIANTO IPS - CASO STUDIO
San Martino Valle Caudina, Italia
- 4 Novembre 2024
- 9 minuti
-
Settore
C&D Riciclaggio -
Capacità produttiva
fino a 50 tph -
Acqua di processo
160 m3/h -
Tipologie di trattamento
Soil washing, Chimico fisico
Coclea estrattrice, Trattamento acque
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Settore
C&D Riciclaggio -
Capacità produttiva
fino a 50 tph -
Acqua di processo
160 m3/h -
Tipologie di trattamento
Soil washing, Chimico fisico
Coclea estrattrice, Trattamento acque
Rispondere alle esigenze: IPS – Industria Produzione Semilavorati
IPS S.r.l. è un’azienda leader in Campania nel recupero di rifiuti inerti da costruzione e demolizione, specializzata anche nel trattamento di terre e rocce da scavo e fresato d’asfalto.
Con sede a San Martino V.C. (AV), è posizionata strategicamente per servire tutte le province della regione.
I granulati sono composti principalmente da frammenti di calcestruzzo, mattoni, murature, intonaci, conglomerati cementizi, strutture stradali o ferroviarie, massetti, rivestimenti e prodotti ceramici.
La dimensione minima e massima dei granuli è determinata dal tipo di vagli installati nell’impianto. Per quanto riguarda i settori di applicazione potenziale, gli aggregati riciclati sono generalmente utilizzati in: opere di ingegneria civile, costruzioni stradali e ferroviarie, principalmente per la realizzazione di sottofondi stradali, ferroviari e aeroportuali, riempimenti e strati di fondazione delle infrastrutture di trasporto.
Nelle opere stradali, l’uso di aggregati riciclati può avere un’applicazione diffusa, portando due importanti benefici ambientali: il risparmio di risorse naturali e la riduzione della quantità di rifiuti inerti inviati in discarica.
La soluzione Matec per l’impianto IPS
Matec Industries per l’impianto IPS ha adottato 4 diverse tipologie di trattamento per riuscire al recupero delle risorse e ridurre l’impatto ambientale.
- Impianto Soil Washing potenzialità fino a 50 tph
- Impianto trattamento acque potenzialità 120 m³/h
- Impianto trattamento chimico-fisico potenzialità 10 m³/h
- Coclea estrattrice e trattamento acque potenzialità 30 m³/h
Tipologia 1: Soil Washing
L’impianto di soil washing è progettato per il trattamento di rifiuti contaminati attraverso un processo di lavaggio e separazione. Esso è costituito da due gruppi di ricevimento dei rifiuti.
Il primo gruppo si occupa dei rifiuti provenienti da scavi, mentre il secondo gruppo tratta i rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale.
Per i rifiuti da spazzamento, viene utilizzato un vaglio a dischi, che separa le parti volatili a secco, consentendo di gestire in modo efficiente i materiali. Il materiale restante viene quindi indirizzato alla sezione di lavaggio, che comprende due macchine di sfangamento e un vaglio vibrante di selezione. Qui, le ghiaie vengono recuperate tramite il vaglio vibrante, mentre le acque reflue contenenti la sabbia vengono inviate per un successivo trattamento di disgregazione.
Dopo questa fase, si procede con la rimozione delle frazioni leggere e il recupero finale della sabbia tramite idrociclonatura. La sabbia e le ghiaie recuperate vengono stoccate a cumulo per un uso futuro, mentre le acque reflue contenenti i fanghi vengono dirette all’impianto di trattamento dell’acqua per ulteriori processi di purificazione.
Grazie a questo sistema integrato, l’impianto di soil washing consente di recuperare risorse preziose dai rifiuti e di gestire in modo sostenibile le acque reflue, contribuendo alla protezione dell’ambiente.
Tipologia 2: Trattamento Acque
Un impianto di chiarificazione e filtrazione è progettato per trattare acque reflue cariche di fanghi e separare i solidi in eccesso dall’acqua, permettendo il recupero di risorse e la riduzione dei rifiuti. Il processo inizia con un silo decantatore, dove i solidi più pesanti si depositano separandosi dal liquido. I fanghi concentrati vengono poi trasferiti a un serbatoio omogeneizzatore, che assicura una distribuzione uniforme dei solidi, evitando grumi e facilitando la filtrazione successiva. Da qui, i fanghi vengono inviati alla filtropressa, che applica una forte pressione per estrarre l’acqua dai solidi, formando un panetto di fango asciutto e pronto per lo smaltimento.
L’acqua separata viene raccolta in una vasca di acque chiarificate, da cui può essere riutilizzata o scaricata in conformità alle normative. Infine, l’impianto include un disoleatore che rimuove eventuali tracce residue di oli e grassi dall’acqua chiarificata, migliorandone ulteriormente la qualità.
Completano il processo un sistema di preparazione e dosaggio del flocculante, che favorisce la coagulazione dei solidi, aumentando l’efficienza complessiva del trattamento.
Tipologia 3: Trattamento Chimico-Fisico
L’impianto di trattamento chimico-fisico purifica le acque reflue mediante processi integrati, assicurando una gestione efficace delle sostanze inquinanti.
Il trattamento inizia con la raccolta delle acque in una vasca, monitorata costantemente. Una pompa sommersa le trasferisce all’unità di disoleazione, dove un disoleatore a pacchi lamellari separa oli e grassi, migliorando la qualità dell’acqua per le fasi successive. Segue la fase di assorbimento, in cui il carbone attivo in polvere, miscelato nell’acqua, rimuove ulteriori impurità.
Successivamente, la coagulazione e neutralizzazione prevedono l’aggiunta di un agente chimico per favorire l’aggregazione delle particelle in sospensione, agevolando la loro rimozione. Qui, il controllo del pH è essenziale per garantire l’efficacia del coagulante. La flocculazione è il passo successivo: le particelle coagulanti si aggregano in flocculi più grandi, facilmente separabili. Un agitatore assicura una distribuzione uniforme del flocculante nella vasca. Nella fase di decantazione, i solidi sedimentano sul fondo di un decantatore, dove il movimento lento delle acque consente ai solidi di depositarsi, separando ulteriormente il liquido chiarificato dalle particelle. Infine, l’ispessimento e la filtrazione dei fanghi completano il trattamento.
I fanghi sedimentati vengono concentrati in un ispessitore, aumentando la loro consistenza per agevolare lo smaltimento. Successivamente, una filtropressa separa l’acqua residua dai fanghi, ottenendo un materiale solido più facilmente gestibile. Inoltre, una sezione dedicata alla preparazione e stoccaggio dei reattivi chimici garantisce il supporto per ogni fase del trattamento, consentendo un processo sostenibile e ottimizzando l’uso delle risorse idriche. Questo sistema integrato riduce l’impatto ambientale delle acque reflue trattate.
Tipologia 4: Coclea Estrattrice e Trattamento Acque
L’impianto di trattamento fanghi è progettato per gestire fanghi contenenti sabbia e ghiaia, garantendo un’efficace separazione e recupero delle diverse frazioni.
Il processo inizia con la tramoggia di ricevimento, dove i fanghi vengono introdotti. Questa tramoggia è dotata di una coclea di estrazione che trasporta sabbia e sassi in avanti. Mentre la coclea movimenta i materiali solidi, le acque e i fanghi defluiscono dallo stramazzo, permettendo una gestione efficiente del materiale in ingresso.
Successivamente, un gruppo di ciclonatura e selezione entra in azione, separando la ghiaia, la sabbia, i fanghi e l’acqua. Questo sistema di separazione sfrutta la forza centrifuga per garantire una gestione ottimale delle diverse frazioni. La ghiaia e i sassi vengono quindi stoccati in appositi box, pronti per essere riutilizzati o smaltiti. Infine, l’acqua e i fanghi separati vengono indirizzati all’impianto di trattamento, dove ulteriori processi chimici e fisici si occupano di purificare e gestire i fanghi residui. Questo impianto assicura un trattamento efficace e sostenibile delle acque reflue, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale e al recupero delle risorse.
Risultato ottenuto nell’impianto IPS
In conclusione, l’impianto di trattamento dei rifiuti rappresenta un modello innovativo di gestione sostenibile, in grado di recuperare risorse come sabbia e ghiaia e di ridurre l’impatto ambientale. Grazie alla divisione in due gruppi operativi, l’impianto può trattare separatamente i rifiuti da scavi e quelli da spazzamento stradale, ottimizzando il recupero delle componenti utili. Nel processo, l’utilizzo di vagli e macchinari avanzati permette di ridurre il volume dei materiali e recuperare le frazioni preziose, trasformando ciò che sarebbe scarto in risorse riutilizzabili. Questa struttura integrata non solo rispetta le normative ambientali, ma promuove una gestione più consapevole dei rifiuti e delle acque reflue, contribuendo a un’economia più circolare e sostenibile.