IMPIANTO MONTE MAGGIORE - CASO STUDIO
Carrara, Italia
- 7 Maggio 2024
- 6 minuti
-
Settore
Marmo -
Tonnellate - Cicli/h
2 tph - 6 -
Litri
20 m3/h -
Umidità panetto
<20%
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Settore
Marmo -
Tonnellate - Cicli/h
2 tph - 6 -
Litri
20 m3/h -
Umidità Panetto
<20%
Rispondere alle esigenze: Monte Maggiore S.r.l.
La Monte Maggiore S.r.l. nasce nel 2000, concentrando inizialmente le proprie attività sulla commercializzazione di marmi, graniti e pietre in genere. Nell’ultimo anno la Società si è prefissata l’obiettivo di ampliare la propria attività passando dal commercio all’estrazione del materiale lapideo, puntando sulle tipologie di marmo presenti all’interno della cava n°75 “Ciresuola A”, situata nel bacino marmifero di Miseglia – Fantiscritti nel comune di Carrara.
Nel 2023 l’azienda ha raggiunto quota 7.000 ton/anno del prezioso lapideo contribuendo a proseguire con slancio la tradizione secolare legata alla lavorazione di questo materiale pregiato. Obiettivo per il 2024 quello di raggiungere il massimo potenziale estrattivo stimato attorno alle 15.000 ton/anno.
Negli ultimi anni, l’estrazione di marmo di Carrara ha rappresentato una componente essenziale dell’economia locale e nazionale. Con un’attenzione crescente all’impatto ambientale delle attività di estrazione e lavorazione, le aziende come Monte Maggiore si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse nel bilanciare la produzione con la sostenibilità ambientale.
Nel 2023, Monte Maggiore ha preso una decisione significativa per affrontare queste sfide: ha installato un impianto di trattamento acque Matec come parte di un intero piano di ottimizzazione del proprio processo estrattivo perseguendo obiettivi di prevenzione dell’inquinamento, protezione dell’ambiente e riduzione degli impatti conseguenti all’attività lavorativa.
Marboline: impianto 100% mobile su skid
L’impianto Marboline è progettato per essere 100% mobile, installato su skid e realizzato per cave in cui sono presenti diversi punti di raccolta dell’acqua e dove la mobilità degli impianti è un requisito essenziale.
L’impianto è una soluzione efficiente anche per le officine di lavorazione della pietra. Attraverso una soluzione completa e compatta, Matec garantisce grandi risultati in termini di quantità e qualità per recuperare e riutilizzare l’acqua utilizzata per l’estrazione e la lavorazione. Nel frattempo, la produzione di panetti secchi può essere smaltita in modo semplice ed economico. Questo impianto Matec presenta una piccola filtropressa Aquae 250 o 400 con un numero variabile di piastre e anche tutta una serie di altri componenti che costituiscono un sistema completo e compatto per la depurazione e la filtrazione dell’acqua.
La soluzione Matec per l’impianto Monte Maggiore
Matec, azienda leader nel settore dei sistemi di trattamento delle acque, ha risposto prontamente all’esigenza del cliente Monte Maggiore. Grazie alla sua vasta esperienza nel settore del marmo e della pietra, Matec è stata in grado di sviluppare una soluzione su misura per le esigenze specifiche del cliente carrarese.
L’impianto proposto è stato progettato per affrontare una delle problematiche principali dell’industria del marmo: il trattamento delle acque contaminate da residui di lavorazione. Le cave di marmo sono infatti ad altissimo rischio di impatto ambientale soprattutto nei confronti delle falde acquifere e delle grotte carsiche, pericolo causato in primis dalla marmettola derivata dal taglio dei blocchi.
Per ottenere il massimo risultato e raccogliere e trattare ogni risorsa Matec ha fornito a Monte Maggiore un impianto composto da una filtropressa a piastre Aquae 400/5P, abbinata a un silo decantatore verticale statico in acciaio inox da 10.000 litri e una pompa sommergibile da 300 lpm, di produzione propria. Il sistema è completato da un bidone per la flocculazione Bifloc da 300 litri e un bidone per l’omogeneizzazione Bifang da 500 litri. L’intero impianto è fornito su SKID, un telaio che facilita il posizionamento e consente la mobilità dell’impianto in base alle esigenze dell’area di lavoro.
Questa soluzione su misura offre a Monte Maggiore un sistema efficiente e affidabile per il trattamento delle acque contaminate, consentendo all’azienda di rispettare le normative ambientali e di preservare l’ecosistema circostante. Non solo, l’azienda è oggi in grado di azzerare il consumo di acqua potabile potendo sfruttare la raccolta di acqua piovana e il suo riutilizzo dopo filtrazione in tutte le fasi estrattive.
Risultato ottenuto nell’impianto Monte Maggiore
Grazie all’impianto Matec installato, Monte Maggiore ha ottenuto risultati significativi sia dal punto di vista ambientale che operativo. L’azienda è ora in grado di gestire in modo responsabile i residui della lavorazione del marmo, evitando lo scarico della pericolosa marmettola nel fiume Carrione e nelle falde acquifere circostanti.
Forte di questa posizione virtuosa l’azienda ha anche potuto ottenere importanti certificazioni ambientali attuando anche un Sistema volontario di Gestione aziendale integrato per l’Ambiente e la Salute e Sicurezza sul Lavoro secondo le normative internazionali ISO 14001 e ISO 45001 con l’intento di aderire presto al Sistema Comunitario europeo di ecogestione (EMAS).